Fondi comuni e prodotti assicurativi: poche luci e molte ombre

Contenuti Articoli

Fondi comuni e prodotti assicurativi: poche luci e molte ombre

Nel post precedente abbiamo parlato degli ETF, gli strumenti più efficienti disponibili sul mercato. Oggi, invece, ci concentriamo su quello che viene collocato all’investitore inconsapevole: i prodotti venduti dal proprio assicuratore o dal bancario di fiducia.

Li chiamo “inconsapevoli” perché molte persone che hanno in portafoglio questi strumenti non sanno esattamente di cosa si tratti.

In effetti, non possiamo biasimarli: spesso si tratta di prodotti costosi e complessi (come i “fondi di fondi” e i certificati) che sembrano progettati più per arricchire gli emittenti e i venditori piuttosto che gli acquirenti.

Fondi comuni bancari: costi elevati e performance inferiori

I fondi comuni bancari, molto diffusi, sono tra gli strumenti finanziari più costosi sul mercato.

Presentano commissioni di gestione che superano spesso il 2% annuo e includono anche costi di ingresso, di uscita e, in alcuni casi, commissioni di performance.

Questi costi riducono significativamente i rendimenti netti per l’investitore.

Facciamo un esempio numerico:

supponiamo di investire 10.000 euro in un fondo comune con una commissione annua del 2% e un rendimento medio del 6%. Dopo 20 anni, il tuo investimento varrebbe circa 26.500 euro.

Se, invece, avessi investito in un ETF con un costo di gestione dello 0,2%, mantenendo lo stesso rendimento del 6%, dopo 20 anni avresti circa 32.000 euro.

La differenza di oltre 5.500 euro dimostra quanto possano influire i costi nel lungo periodo.

Ricerche accademiche e confronto con gli ETF

Nell’esempio precedente, abbiamo ipotizzato che il fondo bancario avesse la stessa performance di un ETF che replica lo stesso indice di riferimento, ma la realtà è ben diversa.

Le ricerche accademiche sono molto chiare: la maggior parte dei fondi comuni fa peggio del suo indice di paragone(benchmark) sul lungo periodo.

In particolare, oltre l’80% dei fondi comuni gestiti attivamente non riesce a battere l’indice di riferimento dopo 10 anni.

Superati i 15 anni questa percentuale si riduce ancora, e sui 20 anni meno del 10% dei fondi attivi batte il suo benchmark.

In altre parole, nonostante l’impegno del gestore nella scelta attiva dei titoli, meno del 20% riesce a superare il mercato nell’arco di un decennio.

Questo è uno dei motivi per cui preferiamo strumenti come gli ETF, che replicano passivamente un indice e hanno costi estremamente contenuti.

Investimenti assicurativi: solo in casi particolari

Gli investimenti assicurativi, come le polizze vita con componenti di risparmio o le unit-linked, sono prodotti complessi che combinano assicurazione e investimento.

Possono avere senso in situazioni specifiche, come per chi desidera garantire una protezione economica ai propri cari o per pianificazioni successorie “particolari”.

Tuttavia, questi prodotti spesso presentano costi molto elevati e una scarsa trasparenza, con commissioni che erodono significativamente i rendimenti.

Solitamente, soluzioni più semplici e meno costose, come gli ETF, risultano essere più vantaggiose per la maggior parte degli investitori.

In conclusione, mentre alcuni investimenti assicurativi possono avere un ruolo marginale in specifiche strategie, i fondi comuni di investimento dovrebbero essere evitati nella quasi totalità dei casi.

È preferibile optare per soluzioni più flessibili, trasparenti ed economiche.

Se vuoi saperne di più sulla situazione attuale dei tuoi investimenti; se vuoi conoscere meglio i costi e le caratteristiche degi strumenti che hai acquistato o, più in generale, per un check-up del portafoglio, contattaci.

Siamo a tua disposizione per rispondere a qualsiasi domanda.

Oppure visita il nostro blog.

Avvertenza: Il presente blog ha esclusivamente finalità informative. Non deve pertanto essere inteso in alcun modo come consiglio operativo di investimento né come sollecitazione alla raccolta di pubblico risparmio. Per maggiori informazioni clicca qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *