Quanto ti costano le commissioni?

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Quanto ti costano le commissioni?

Quando si investe, i costi di commissione possono sembrare trascurabili, ma in realtà hanno un impatto enorme sulla crescita dei nostri risparmi a lungo termine.

Anche una differenza di pochi punti percentuali nel costo annuo può erodere una parte significativa dei rendimenti nel corso degli anni. Vediamo perché, con esempi concreti e cifre aggiornate.

L’effetto delle commissioni sui rendimenti nel lungo termine

Immagina di investire 10.000 euro in un fondo per 30 anni con un rendimento annuo medio del 7%. Se scegli un ETF con costi dello 0,2% annuo, la cifra finale sarà molto più alta rispetto a quella ottenuta investendo in un fondo con una commissione del 2,3% (tipico dei fondi comuni attivi e delle polizze vita propinate agli investitori italiani).

Vediamo il confronto:

  • ETF a basso costo (0,2% di commissione): Dopo 30 anni, il capitale cresce fino a circa 74.000 euro.
  • Fondo con commissioni alte (2,3%): Il capitale finale ammonterebbe a circa 46.000 euro.

In questo esempio, vediamo come un costo del 2,1% in più possa abbassare il redimento ottenuto di oltre il 40%, in questo caso di quasi 30.000 euro in rendimenti mancati.

Una cifra notevole che sottolinea quanto sia importante tenere sotto controllo i costi.

I costi medi dei fondi in Italia

Secondo l’ESMA e altre ricerche recenti, il costo medio dei fondi comuni in Italia è uno dei più alti d’Europa. In particolare:

  • I fondi azionari attivi hanno un costo medio che oscilla tra l’1,8% e il 2,3%.
  • I fondi obbligazionari attivi hanno commissioni tra l’1,1% e l’1,5%.
  • Le polizze vita e altri prodotti assicurativi collegati agli investimenti spesso superano il 2% di costo annuo, con alcuni che arrivano al 3%​ fonte:investimi.comFinariaEuclidea Magazine.

A confronto, uno dei più grandi ETF che replica un indice azionario globale costa esattamente lo 0,2% all’anno, mentre quelli obbligazionari si attestano su valori ancora più bassi, intorno allo 0,1% all’anno, un decimo rispetto ai fondi attivi.

L’importanza di scegliere gli strumenti giusti

Optare per strumenti a basso costo anziché investire mediante i costosissimi fondi comuni può fare una differenza fondamentale nel lungo periodo, permettendo di trattenere gran parte dei rendimenti.

Considerando la durata degli investimenti e la potenza dell’interesse composto, abbiamo visto come anche una piccola riduzione dei costi può generare un grande vantaggio.

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Avvertenza: Il presente blog ha esclusivamente finalità informative. Non deve pertanto essere inteso in alcun modo come consiglio operativo di investimento né come sollecitazione alla raccolta di pubblico risparmio. Per maggiori informazioni clicca qui.

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